L’impianto a Sprinkler a umido (che prende il nome
dallo speciale ugello erogatore sotto descritto) è composto
da una rete di tubazioni piene d’acqua in pressione e
sulle quali sono installati degli ugelli erogatori e una
valvola d’allarme. Gli ugelli erogatori montano un bulbo
termosensibile, generalmente in vetro, all’interno del
quale è contenuto un liquido.
Questo liquido con
l’innalzamento della temperatura si dilata sino a rompere
il bulbo. Tale temperatura è detta temperatura nominale del
bulbo. Quando la temperatura nell’ambiente protetto
raggiunge il valore della temperatura nominale del bulbo,
quest’ultimo si rompe, lasciando fuoriuscire l’acqua nel
punto interessato dall’incendio.
1-
Saracinesca d'intercettazione
2- Valvola di controllo ed allarme
3- Acceleratore
4- Campana idraulica
5- Pressostato di allarme
6- Valvola di prova allarme
7- Dispositivo di carica idrica
8- Valvola di scarico
Ad impianto inattivo l’acqua presente nelle tubazioni di
distribuzione mantiene il piattello della valvola di allarme
in posizione di chiusura.
Con la fuoriuscita d’acqua da uno o più sprinkler si
verifica una diminuzione di pressione nelle tubazione.
Pertanto la pressione dell’acqua di alimentazione diventa
prevalente e determina l’apertura automatica del piattello
di quanto necessario, per alimentare gli ugelli intervenuti.
Al passaggio del fluido la valvola segnala l’apertura
degli sprinkler, azionando una campana idraulica. Inoltre un
vaso di espansione (camera di ritiro) permette di evitare
falsi allarmi, dovuti a variazione lenta della pressione
dell’acqua di alimentazione.
L’impianto a sprinkler a umido, può essere alimentato sia
da un sistema di pompaggio ad acqua, sia dalla rete idrica
dell’acquedotto
Impianto a
Sprinkler a secco
L’impianto a Sprinkler a
secco ha un funzionamento similare a quello sopra descritto.
Si definisce a secco, in quanto nelle tubazioni di
distribuzione vi è aria compressa anziché acqua. Quando si
apre uno sprinkler la variazione di pressione, come nel caso
precedente, permette l’apertura del piattello della
valvola d’allarme. L’acqua invade le tubazioni e
fuoriesce dagli ugelli intervenuti. Tali impianti sono
accessoriati di compressore d’aria e di sistemi di
controllo e gestione anche di tipo elettrico. L’utilizzo
di questi impianti, permette l’installazione ove vi sia
pericolo di gelo.
Le varie tipologie dei componenti e la semplicità di
intervento, rendendo gli impianti Sprinkler adatti alle
variegate richieste impiantistiche.
Per il dimensionamento dell’impianto, i criteri di
progettazione sono normalizzati da una delle seguenti
normative: FM, NFPA, UNI 9489, FOC e RINA per gli impianti
su navi.
Ugello
erogatore sprinkler
Sono strumenti che
consentono la scarica d’acqua localizzata nel punto dove
si è sviluppato un incendio. Sono composti da una struttura
metallica resistente alla corrosione e da un bulbo di vetro,
contenente un liquido, opportunamente tarato ad una
temperatura nominale che varia da 57°C a 182°C. In caso di
incendio, l’innalzamento della temperatura provoca la
rottura del bulbo, lasciando fuoriuscire l’acqua. A
seconda delle tipologie di impianto si possono utilizzare:
Sprinkler upright (orizzontale in alto)
Sprinkler pendent (orizzontale in basso)
Spinkler sidewall (verticale laterale)
Valvola di
allarme
È la valvola che permette
il controllo dell’impianto sprinkler. Il principio di
funzionamento si basa sulla pressione idraulica ai capi
dell’otturatore della stessa. Quando si aprono uno più
erogatori sprinkler, sull’impianto, si ha una caduta di
pressione sull’otturatore della valvola. Quest’ultima si
apre lasciando defluire l’acqua nell’impianto,
attraverso le tubazioni di distribuzione. Una parte
dell’acqua defluisce verso la campana a motore idraulico,
dando acusticamente l’allarme incendio-impianto
intervenuto.